mercoledì 23 giugno 2021

IL RAGAZZO CHE APRIVA LA FILA di Almudena Grandes

 Volumetto di storie narrate da voci di adolescenti.

Racconti intimi, senza maschere, di vite ordinarie, nelle quali il senso delle radici e della tradizione si mescolano a un profondo anelito verso il futuro. 

Ripenso, ad esempio, alle due storie che, per il mio vissuto personale, maggiormente mi hanno coinvolto: quella intitolata Tabacco e Nero, dove l'interno di una sartoria per toreri di Madrid diviene uno spazio nel quale la maestria nel forgiare i costumi si trasforma in una ricerca artistica volta all'identificazione di una intelligenza istintiva esperta nell'attingere, attraverso l'immaginazione, al criptico pozzo delle emozioni. O anche nel racconto che dà il titolo alla raccolta Il ragazzo che apriva la fila, in quello scorgere in se stessi una nuova coscienza, rielaborando e metabolizzando sotto una nuova luce quel passato di ricordi infantili, che tornano in figura su uno sfondo di nuova consapevolezza.

In questo libro, pubblicato nel 2005, Almudena Grandes, scrittrice spagnola che seguo con costanza e dedizione attraverso le storie che mi regala nei suoi romanzi storici, romantici, familiari, ci consegna un volume che mette a fuoco e circoscrive il vissuto delicato, iniziatico e intimo dell'adolescenza.

Connessioni: un bicchiere di Sangria e il sapore del fritto dei Churros


, perché nell'adolescenza ci si permette una sorta di iniziazione al vizio e alla virtù. 

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