venerdì 9 maggio 2025

IL NARRATORE


Quando entro nelle librerie il più delle volte mi dirigo immediatamente verso la sezione dedicata alla narrativa. E lì scorgo vari titoli di diversi autori internazionali posizionati in fila ordinata sugli scaffali, magari anche divisi in ordine alfabetico. 

Ma cosa c'è dietro al sostantivo narrativa? Di cosa tratta la narrativa?

Fin dalle scuole medie, durante le ore di italiano, si leggono brani tratti da romanzi o racconti di scrittori e scrittrici noti, che vengono utilizzati per approfondire il testo, non solo dal punto di vista del contenuto e della sua comprensione, ma anche da quello dell'analisi della struttura di tale testo. E allora qui interviene la narratologia, che è la disciplina che studia la struttura e gli elementi che compongono un testo narrativo, come il tempo, lo spazio, il narratore.

Soffermiamoci dunque sul narratore. 

Sono ancora nella mia libreria preferita, orgogliosa di sfogliare le ultime edizioni o le ristampe di romanzi famosi o anche nuove uscite di scrittori emergenti. Sulla copertina leggo il titolo e leggo il nome di chi lo ha scritto. Prendo, ad esempio, La casa degli spiriti di Isabel Allende, storia di una famiglia del Cile del secolo scorso.

Ma chi racconta la storia? Questo è il caso di un romanzo nel quale la figura del narratore non coincide con quella dell'autore. Sin dalle prime pagine, infatti, mi accorgo che la narrazione è in prima persona e il ruolo del narratore è una figura complessa, che oscilla tra vari personaggi della famiglia. 

Quindi, Isabel Allende è l'autore, ossia la persona reale che ha scritto il romanzo; il narratore, invece, è colui che racconta la storia e queste due figure non sono riconducibili a unità. 

Questa distinzione è importante, perché è necessario - rispetto all'approccio al testo narrativo -  fare chiarezza sul corretto utilizzo dei due termini relativi a due diversi ambiti coinvolti nella narrazione.

Analizzeremo insieme dei testi che ci mostrano differenti tipi di narratore e vedremo come alla base di ogni opera di finzione c'è sempre un patto di fiducia che si stabilisce tra narratore e lettore. 

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