domenica 27 febbraio 2022

Tortilla Soup

Recentemente ho visto un film che non conoscevo, Tortilla Soup. Una commedia del 2001. 

Un padre vedovo, tre figlie femmine. Una famiglia di origine messicane negli Stati Uniti. 

Il film è giocato tra le narrazioni delle vicende intime di un microcosmo familiare, che vive lo scontro tra l'integrazione nella società ospitante e il rispetto per la cultura di origine, entro una cornice di ricette, colori, musiche che ci rimandano a una dimensione esotica e caraibica.

Conversazioni familiari che nascono attorno a una tavola imbandita, resa preziosa da succulenti pietanze  che attivano la vista, il gusto, l'olfatto. Ogni ricetta racconta il suo legame con la cultura di origine. 

Ed ecco i piatti dedicati agli avocado, indispensabili per la preparazione del guacamole; o ancora la sopa del flor de calabaza, i nopales, il pollo pibil...una coinvolgente esaltazione dei sensi, in cui  anche lo spettatore si trova trasportato. Un'allegra tavola, rinnovata quotidianamente, che introduce in una fantasiosa danza del piacere.  

Un viaggio, dunque, attraverso i sensi, che, tuttavia, mostra anche l'opposto lato della medaglia, attraverso la figura del papà, competente chef, che, però, ha perso il senso del gusto, e che, quindi, non è più capace di distinguere amarezza, dolcezza, sapidità delle pietanze che prepara. 

Attorno al  cibo, attorno a una tavola si discute, ci si innamora, si rinnovano i riti, le tradizioni di una famiglia: è il luogo della condivisione, una scatola entro cui le individualità si ritrovano e interagiscono. 

Ho provato a scavare, dentro me, all'interno del tracciato delle parole tra dentro e fuori, tessendo un filo che mi riconducesse all'interno delle narrazioni familiari, intime. Ed è stato un tripudio di ricordi, che si rinnovano inaspettatamente al profumo di un pomodoro maturo, o dell'origano lasciato seccare al sole, o anche di un pasticcino alla crema. E' stato un poco mettere ordine all'interno di una memoria familiare, che è anche appartenenza socio-culturale. Una memoria autobiografica attraverso cui gli eventi sono vissuti attraverso la relazione con il sé, l'altro e il contesto. Un recupero, divertente e poetico, di tale memoria, attraverso i sensi, c


he mi ha riportato al valore delle cose, attraverso una narrazione che mette in scena il gesto semplice. 


Nessun commento:

Posta un commento